(Fabio Ferrari - LaPresse)

È morto Giampiero Boniperti

Fu uno dei più grandi attaccanti della storia della Juventus, e poi a lungo presidente della società: aveva 92 anni

È morto a 92 anni Giampiero Boniperti, ex calciatore e dirigente della Juventus e tra le personalità più importanti della storia del club torinese, di cui era da oltre cinquant’anni un simbolo. Fu un grande centravanti italiano degli anni Cinquanta, e assieme a Omar Sivori e John Charles formò alla Juventus uno degli attacchi più celebri del calcio italiano. Tra il 1950 e il 1961 vinse cinque Scudetti, due Coppe Italia e un premio come capocannoniere del campionato.

Rimase per tutta la sua carriera nella Juventus, giocando oltre 400 partite e diventando dirigente poco dopo il ritiro. Come presidente, a partire dal 1971, fu tra gli artefici del grande ciclo vincente della Juventus dei due decenni successivi, che la resero la squadra più vincente in Italia. Boniperti è morto nella notte a Torino per un’insufficienza cardiaca, ha fatto sapere la famiglia all’ANSA. 

Nato il 4 luglio del 1928 a Barengo, in provincia di Novara, Boniperti giocò alla Juventus tra il 1947 e il 1960. Inizialmente fu impiegato come ala destra ma in seguito fu spostato a centravanti, ruolo nel quale divenne uno dei migliori giocatori italiani dell’epoca, segnando in tutto 182 gol. La sua carriera da presidente fino al 1990, poi dal 1991 al 1994 fu amministratore delegato della società e in seguito allontanato, poco prima dell’arrivo di Antonio Giraudo e Luciano Moggi. Dopo lo scandalo di Calciopoli, nel 2006 fu richiamato dalla famiglia Agnelli e nominato presidente onorario. È attribuita peraltro a Boniperti la frase: «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta», diventata uno degli slogan del club.

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