Gli Stati Uniti hanno ordinato la chiusura del consolato cinese di Houston, in Texas, entro il prossimo venerdì. Il segretario di Stato USA Mike Pompeo ha dichiarato che la decisione è stata presa per proteggere la proprietà intellettuale e le informazioni dei privati cittadini. La portavoce del dipartimento di Stato, Morgan Ortagus, ha aggiunto che i diplomatici devono «rispettare le leggi e le regole dello Stato presso il quale sono accreditati» e hanno «il dovere di non interferire negli affari interni di quello Stato».
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha reagito parlando di una decisione «scandalosa e ingiustificata», di «un’escalation senza precedenti» e ha detto che se la chiusura non sarà revocata saranno prese «le necessarie contromisure».
Ieri sera la polizia e i vigili del fuoco di Houston hanno risposto a una chiamata che segnalava del fumo proveniente dal cortile dell’edificio: delle persone non identificate sono state filmate mentre bruciavano dei documenti all’interno di alcuni bidoni, ma non è stato possibile intervenire perché il consolato è considerato territorio sovrano cinese.