(Kevin Winter/Getty Images for Coachella)

Una canzone dei Radiohead

Piena di significati e di interpretazioni di significati e di decorazioni e invenzioni, ma poi alla fine è soprattutto una voce e un piano

C’è un EP nuovo dei Massive attack.
Un EP, che non si capisce
perché lo dobbiate sapere se non siete assidui frequentatori del mercato discografico, è un disco di poche canzoni: il suo uso nella storia ha avuto molte declinazioni, ma per capirci limitiamoci a questo. Sta per “Extended Play”.
E c’è anche una canzone nuova di Elvis Costello, molesta come quella di prima.
A un certo punto mi sono convinto che uno stato eccezionale di alienazione mentale, dipendenza e perdita di lucidità lo si raggiunga con l’amore, con l’alcol e le droghe, o con la musica. Qualcuno mi ha obiettato “anche col cibo”, ma secondo me è meno frequente e meno garantito. Essendo scarso in alcol e droghe, sarà per quello che insisto molto con la musica e coi suoi effetti, di cui scrissi qualcosa una volta.

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