La squadra di hockey di Alleghe in allenamento sul lago ghiacciato (Alleghe Hockey/Matteo Reolon)

Un allenamento di hockey sul lago ghiacciato di Alleghe

Pochi giorni fa la squadra locale è tornata a giocare sul ghiaccio come un tempo, per riavvicinare il paese (ma facendo arrabbiare il sindaco)

Un tempo nei paesi di montagna le squadre di hockey si allenavano e disputavano le loro partite sui laghi ghiacciati. La squadra di Asiago, per esempio, che in Italia ha una delle più lunghe e radicate tradizioni in questo sport invernale, giocò per anni le sue partite sul laghetto di Lumera, a pochi passi dal centro del paese. Più a nord, nel comune dolomitico di Alleghe, ai piedi del Monte Civetta, la squadra locale aveva a disposizione un lago ben più ampio, lo stesso che prende il nome dal paese. Pochi giorni fa la squadra è tornata ad allenarsi sul proprio lago, un’iniziativa pittoresca che ha attirato qualche curioso ma che ha fatto anche arrabbiare il sindaco.

Pattinare sul lago di Alleghe – così come su tanti altri — è vietato da decenni per questioni di sicurezza, salvo alcuni casi eccezionali, nonostante le condizioni del ghiaccio in questo periodo dell’anno, in alcune zone, lo permettano senza grandi rischi. Qualcuno però continua ancora a farlo, di nascosto ma neanche tanto. Per questo motivo il sindaco del paese, Danilo De Toni, si è piuttosto arrabbiato quando ha saputo dell’allenamento mattutino della squadra di hockey: «Sono imbestialito, è una goliardata che rischia di provocare emulazione. Ora si impegnino a fare una campagna mediatica per dissuadere dal pattinare sul lago», ha detto al Corriere delle Alpi. I dirigenti dell’Alleghe si sono prontamente scusati, spiegando che l’iniziativa era stata pensata soprattutto per riavvicinare la squadra al paese, dato che per le partite casalinghe al palaghiaccio cittadino non c’è molto pubblico.

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