(Patrick van Katwijk/picture-alliance/dpa/AP Images)

L’indagine sui tulipani che non sbocciano, nei Paesi Bassi

Nei mercati di fiori più famosi tra i turisti, i bulbi vengono venduti anche fuori stagione e rovinati: qualcuno parla di «milioni di truffati»

Tra le molte cose per cui sono conosciuti nel mondo i Paesi Bassi, e in particolare Amsterdam, ci sono i tulipani, un fiore originario dell’Asia Centrale introdotto in Europa a partire dal XVI secolo. Nei Paesi Bassi i tulipani ebbero talmente tanto successo che dal 1636 i bulbi di questi fiori divennero il quarto principale prodotto di esportazione del paese dopo gin, aringhe e formaggio. I bulbi erano così venduti che qualcuno cominciò a speculare sul loro commercio, facendone alzare moltissimo i prezzi e portando alla famosa “bolla dei tulipani”.

Nel tempo i vasti campi di tulipani sono rimasti una delle principali attrattive dei Paesi Bassi, e i bulbi di tulipano sono regolarmente acquistati come souvenir dalle migliaia di turisti che visitano il paese. Ad Amsterdam il mercato più famoso dei tulipani si chiama Bloemenmarkt e si trova su alcune chiatte galleggianti ormeggiate lungo il canale Singel, nel sud della città. I negozi vendono moltissime specie di fiori, ma i semi e i bulbi dei tulipani sono il prodotto più acquistato dai turisti.

Di recente, però, il mercato dei tulipani di Amsterdam è finito al centro di un piccolo caso: un’indagine ordinata dal comune della città per verificare la correttezza nella vendita dei tulipani ha mostrato che solo l’1 per cento dei tulipani venduti nel mercato di Amsterdam in primavera è effettivamente fiorito. Lo scorso aprile un’agenzia di ricerca specializzata in giardinaggio – la Bulb Quality Support (BQS) – ha acquistato 102 confezioni di bulbi da 15 diversi rivenditori del mercato, contenenti in tutto 1364 bulbi. Il De Telegraaf scrive che i bulbi sono stati piantati il primo maggio, quindi fuori stagione, e che di questi ne sono fioriti solo 14. Inoltre, in molti casi i fiori spuntati sono risultati di colore diverso da quelli mostrati sulle confezioni. I bulbi di tulipani si vendono tutto l’anno, ma vanno piantati solitamente tra ottobre e dicembre, in modo che fioriscano in primavera.

Molti dei bulbi, si dice nel rapporto, non solo erano stati venduti senza avvertenza sul periodo giusto per la semina, ma erano già molto secchi – quindi probabilmente erano stati conservati male e troppo a lungo prima di essere venduti –  e di scarsa qualità. L’indagine ha rilevato che c’è stato «un inganno continuo ai danni dei consumatori», con «milioni i turisti e i visitatori che vengono truffati», ha detto Rene le Clercq, a capo della Royal General Bulb Growers Association (KAVB), la principale associazione olandese dei coltivatori di bulbi. L’indagine ha scoperto simili anomalie nella vendita dei bulbi anche nei mercati della città di Lisse, dove si trovano i famosi giardini Keukenhof, conosciuti per le grandi distese di tulipani. In questo caso i bulbi effettivamente sbocciati sono stati solo il 2 per cento di quelli piantati.

L’amministrazione locale di Amsterdam, quella di Lisse e la KAVB hanno riferito i risultati dell’indagine all’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM), chiedendo che venga imposto un divieto di vendita dei bulbi tra gennaio e giugno. Un portavoce del comune ha detto a AFP che tutti i negozianti del Bloemenmarkt saranno indagati. «Il punto è che non si dovrebbero proprio vendere i bulbi di tulipani in primavera. Nessun fiorista che si rispetti lo fa nei Paesi Bassi», ha detto.

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