Da inizio settembre sulle isole di Sumatra e del Borneo, in Indonesia, ci sono stati quasi mille incendi: la maggior parte sono illegali, iniziati per ricavare terre per l’allevamento e l’agricoltura, soprattutto delle palme da olio. Il fuoco e il fumo hanno causato la cancellazione di voli, la chiusura di scuole, disagi al traffico e il peggioramento della qualità dell’aria. Fumi tossici sono arrivati fino alle vicine Singapore e Kuala Lumpur, la capitale della Malesia, tanto che il governo malese ha criticato l’Indonesia per non aver impedito gli incendi e ha chiesto che prenda provvedimenti. L’Indonesia ha intanto arrestato 200 persone in relazione agli incendi e ha dichiarato lo stato d’emergenza in sei province. Secondo il servizio meteorologico indonesiano la siccità che ha favorito gli incendi proseguirà anche a ottobre e la situazione potrebbe quindi peggiorare.