(Courtesy: <a href="https://www.flickr.com/photos/texascollectionbaylor/18677821822/in/album-72157654348527782/">The Texas Collection, Baylor University</a>)

Gli scontri di treni da guardare

Atlas Obscura racconta di quando negli Stati Uniti erano un popolare intrattenimento, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento

Il sito Atlas Obscura ha raccontato un passatempo molto di moda negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento: guardare i treni a vapore scontrarsi. Lo storico storico James J. Reisdorff racconta nel libro The Man Who Wrecked 146 Locomotives che erano incidenti appositamente organizzati durante le fiere o come eventi a sé, e che attiravano migliaia di spettatori. Uno dei primi si tenne in Ohio nel 1895, su idea di A.L. Streeter, che inaugurò uno schema poi rimasto invariato per 40 anni. Veniva steso a terra un tratto di binario con una lunghezza variabile tra i 500 e i 1.500 metri, alle sue estremità si mettevano due vecchie locomotive a vapore, una di fronte all’altra. Al cenno dell’organizzatore, due macchinisti facevano partire alla massima velocità le locomotive e saltavano giù all’ultimo momento, prima dell’impatto.

L’idea di Streeter ebbe così successo che l’anno dopo furono organizzati sei scontri ferroviari, tra cui il più famoso di tutti, vicino a Waco, in Texas: il Crash at Crush. Venne organizzato da William George Crush, un dipendente della cosiddetta Katy, la linea ferroviaria che collegava Missouri, Kansas e Texas. Crush fece sistemare il binario in una vallata per accogliere molti spettatori – lui ne aspettava 20mila; per assistere si poteva salire sui treni della linea Katy da qualsiasi posto del Texas pagando due dollari. Allestì una sorta di città temporanea che chiamò Crush, fece scavare dei pozzi per l’acqua, tiro su un tendone dove mangiare e una prigione di legno nel caso di disordini, assunse anche 200 poliziotti per la sicurezza.

Il 15 settembre, il giorno dell’evento, arrivarono 40mila spettatori, trasformando Crush nella seconda città più grande del Texas, anche se solo per alcune ore. Le locomotive furono lanciate a 80 chilometri orari e l’impatto fu violento: esplosero lanciando in aria frammenti di legno e metallo per centinaia di metri, che uccisero due persone e ne ferirono molte altre. Alcuni spettatori si lanciarono sul binario per accaparrarsi un pezzo di ferraglia. Prima dello scontro Crush aveva consultato molti ingegneri sui rischi e tutti, tranne uno, gli avevano assicurato che le locomotive non sarebbero esplose. Venne licenziato all’istante ma quando i dirigenti della ferrovia capirono che la gente si era divertita, fu assunto di nuovo, e lavorò fino alla pensione.

Una settimana prima del Crash at Crush Joe Connolly aveva invece iniziato la sua longeva carriera di organizzatore di finti incidenti ferroviari: dal 1896 al 1932 ne organizzò più di 70, distruggendo almeno 146 locomotive. Il primo avvenne alla fiera di Des Moines in Iowa, il suo stato, e attirò cinquemila persone. Andò bene e da allora Connolly li organizzò in tutto il Paese, da Los Angeles, in California, a Tampa, in Florida. Nel tempo rese gli scontri sempre più spettacolari, per esempio scrivendo sulle locomotive i nomi dei candidati rivali alla presidenza per coinvolgere di più il pubblico. Negli anni Trenta i finti incidenti ferroviari cominciarono ad essere considerati di cattivo gusto e durante la Grande Depressione erano uno spreco esagerato. L’ultimo venne organizzato nel 1935, ma Connolly aveva già smesso nel 1932, alla fiera statale dell’Iowa: concluse il suo spettacolo finale con un “bè, è tutto”, e se ne andò.

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