(Ian Hitchcock/Getty Images)

Le inondazioni nel Queensland, in Australia

In pochi giorni è caduto più di un metro di pioggia e le autorità hanno dovuto allagare un'intera città per evitare che crollasse una diga

Negli ultimi giorni nello stato del Queensland, nel nord-est dell’Australia, ci sono state piogge monsoniche molto intense che hanno causato inondazioni e costretto migliaia di persone a lasciare le loro case. La situazione peggiore si è verificata nella città di Townsville, dove dal 30 gennaio è caduto circa un metro di pioggia. Per evitare incidenti peggiori, quando ha raggiunto il massimo della sua capacità, la diga del fiume Ross è stata aperta, riversando sull’intera città 1.900 metri cubi d’acqua al secondo.

La autorità hanno ricevuto più di 1000 richieste d’aiuto e circa 1.600 case sono rimaste senza elettricità. Le scuole sono state chiuse e i voli da e per Townsville sono stati tutti cancellati. «Non è nemmeno una cosa che succede ogni venti anni, ma una cosa che succede una volta ogni cento anni» ha detto il capo del governo dello stato del Queensland, Annastacia Palaszczuk, commentando la gravità delle inondazioni.

Il “Bureau of Meteorology”, l’agenzia meteorologica australiana, ha fatto sapere che il peggio è passato ma che nei prossimi giorni ci potranno essere ancora piogge di media intensità. Per oggi si prevedono 100 millimetri di pioggia a Townsville, mentre martedì dovrebbero cadere tra i 50 e i 75 millimetri di pioggia. Il ministro dell’ambiente dello stato del Queensland, Leeanne Enoch, ha avvertito i cittadini di fare attenzione a coccodrilli e serpenti, che in seguito all’alluvione potrebbero arrivare anche nei centri abitati, in cerca di riparo in attesa che la piena si ritiri.

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