(AP Photo/Michel Euler)

Le foto degli scontri di Parigi tra polizia e “gilet gialli”

Anche lungo gli Champs-Élysées, sempre per protestare contro il governo Macron: ci sono stati 19 feriti e 40 fermi

Sabato a Parigi ci sono stati scontri tra la polizia e alcuni manifestanti del movimento cosiddetto dei “gilet gialli“, che una settimana fa avevano occupato diverse strade di Francia per protestare contro un aumento dei prezzi della benzina. La polizia ha usato idranti e lacrimogeni per disperdere alcuni manifestanti che avevano provato a rompere un cordone di sicurezza e raggiungere aree vietate.

Gli scontri maggiori, in alcuni casi proseguiti anche di sera, sono stati vicino agli Champs-Élysées, dove alcuni manifestanti si sono riuniti nonostante il governo avesse dato il permesso per fare la manifestazione solo vicino alla Tour Eiffel. Secondo il ministro dell’Interno i manifestanti a Parigi erano circa 8mila; 19 persone, compresi alcuni poliziotti, sono state ferite e 40 sono state fermate. Le manifestazioni sono state anche in altre città della Francia – per un totale di circa 100mila persone coinvolte – ma gli scontri principali sono stati a Parigi.

La definizione “gilet gialli” è dovuta al fatto che i manifestanti indossano i giubbotti retro-riflettenti che per la legge francese, così come per quella italiana, vanno messi da chi scende dal proprio veicolo lungo le strade. Il movimento non ha leader formali o portavoce ed è nato per protestare contro l’aumento del prezzo dei carburanti (voluto dal governo Macron tra le misure per incentivare il passaggio ad auto ibride o elettriche), ma si è allargato a una più generica critica al governo.

La sera del 24 novembre, il presidente francese Emmanuel Macron ha scritto un tweet per ringraziare le forze dell’ordine e accusare chi aveva aggredito la polizia, altri cittadini e alcuni giornalisti. «Non c’è posto per queste violenze nella Repubblica», ha scritto.

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