Cesar Castro ha 7 fratelli e sorelle. È l'unico della famiglia a raccogliere per dare una mano economicamente. Cayapas Mataje Reserve, Ecuador. 2013. © Felipe Jacome, <em>Lord of the Mangrove</em>

I signori delle mangrovie

Ritratti di bambini e ragazzi alla ricerca di molluschi tra le radici delle mangrovie dell'Ecuador, nelle foto di Felipe Jacome

Nel 2008 il fotografo ecuadoriano Felipe Jacome andò per la prima volta nella riserva naturale di Cayapas Mataje, nel nord dell’Ecuador, dove c’è una grande foresta di mangrovie e dove vivono alcune comunità afro-ecuadoriane. Bambini dai nove ai dieci anni in su lavorano nella riserva, raccogliendo tra le acque fangose molluschi da vendere per aiutare economicamente le loro famiglie: passano ore nel fango, tra le radici delle mangrovie, con stivali e guanti di gomma per proteggersi da serpenti acquatici o rane pescatrici. Un bravo conchero, come viene chiamato chi cerca i molluschi, raccoglie tra i 50 e i 100 gusci al giorno, guadagnando circa 8 centesimi di dollari per ognuno.

Il lavoro di Jacome è continuato negli anni successivi con una serie di ritratti in bianco e nero sui ragazzi che lavorano nella foresta, raccolti nella serie Lord of the Mangroves: Jacome ha spiegato che osservandoli vedeva un mondo, un regno sconosciuto in cui i bambini erano gli specialisti.
Recentemente è stato uno dei progetti selezionati per una menzione speciale nell’ambito del concorso Portrait Awards 2018 del sito di fotografia LensCulture, perché, ha spiegato il direttore Jim Caspers: «I ritratti sono onesti e pieni di rispetto. Il fotografo si è preso il tempo di catturare volti e pose di questi bambini che rivelano una vasta gamma di emozioni, da stoica rassegnazione e dignità a momenti di stanchezza e disperazione. Possiamo immaginare come devono essere le loro vite, e questo riflette al meglio il potere della fotografia di ritratto».

L’anno scorso Jacome ha organizzato una mostra esibendo le sue immagini nella foresta dove sono state scattatate “per restituire le foto alle persone ritratte”.

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