(JOHAN ORDONEZ/AFP/Getty Images)

L’eruzione del vulcano del Fuego in Guatemala

Decine di persone sono morte in un paese a sud-ovest di Guatemala City, dove l'aeroporto è stato chiuso per la presenza di fumo e cenere

Almeno 25 persone sono morte a causa dell’eruzione del vulcano del Fuego in Guatemala, a 40 chilometri sud-ovest dalla capitale Guatemala City. Ci sono inoltre centinaia di persone ferite e migliaia di sfollati. Il vulcano ha prodotto un’alta colonna di polveri e fumo in cielo. La maggior parte dei danni si è concentrata a El Rodeo, paese poco distante dal vulcano raggiunto dalla lava, che ha incendiato e distrutto diverse abitazioni non ancora evacuate. Secondo i vulcanologi, l’eruzione è la più grande registrata nel paese negli ultimi 40 anni.

Stando alle prime ricostruzioni dei media guatemaltechi, uno dei canali in cui stava fluendo la lava poco distante da El Rodeo non ha retto al grande afflusso di materiale che ha raggiunto il paese distruggendolo.

I soccorritori sono al lavoro nella zona e stanno faticando a raggiungere La Libertad, altro paese nella zona dove si pensa che l’eruzione abbia causato diversi altri danni. Tra le persone morte recuperate finora ci sono anche alcuni bambini. Molti sono morti a causa degli incendi che si sono sviluppati subito dopo l’arrivo della lava, con diverse persone che non sono riuscite a mettersi in salvo per tempo.

Si stima che nell’area interessata dall’eruzione del Fuego vivano circa 1,7 milioni di persone. L’aeroporto di Guatemala City è stato chiuso per la presenza di fumo e cenere. Le autorità consigliano di utilizzare mascherine per non respirare le polveri vulcaniche, che possono causare forti irritazioni all’apparato respiratorio.

Il vulcano del Fuego (Volcán de Fuego) raggiunge un’altitudine di 3.763 metri ed è costantemente attivo, sebbene con eruzioni molto più piccole e contenute di quella di questi giorni. L’attuale eruzione fa parte di un periodo di maggiore attività vulcanica iniziato intorno al 2002.

Fumo su un dirupo del vulcano del Fuego, Guatemala, 4 giugno 2018
(JOHAN ORDONEZ/AFP/Getty Images)

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