Dal 31 marzo tutti i nuovi modelli di auto presentati dalle case produttrici dovranno essere dotati di un sistema di eCall, cioè un servizio che in caso di incidente contatta automaticamente un numero delle emergenze, e che dovrebbe ridurre i tempi di soccorso. È una decisione presa nel 2015 dal Parlamento europeo, e che entra in vigore solo ora per dare tempo alle case automobilistiche di adeguarsi: non interesserà le auto di modelli già presentati che verranno immatricolate da aprile in poi, ma solo i nuovi modelli.
Il sistema eCall funzionerà attraverso una SIM montata nell’auto, e si attiverà in caso di incidente riconoscendo segnali come decelerazioni improvvise o airbag esplosi. Il sistema chiama automaticamente il 112, il nuovo numero europeo per le emergenze, e invia dettagli come posizione, ora dell’incidente, direzione del veicolo (importante se si parla di tunnel o autostrade). L’eCall si potrà anche attivare manualmente, se si è testimoni di un incidente.
Secondo le stime dell’Unione europea, l’introduzione del sistema di eCall obbligatorio potrebbe ridurre i tempi di intervento dei soccorsi del 50 per cento nelle aree di campagna, e del 40 per cento nelle città, per un totale di 2.500 vite salvate all’anno. Nel 2016, circa 25.500 persone sono morte in incidenti stradali in Europa, e 135mila sono rimaste ferite seriamente. Il 55 per cento degli incidenti è avvenuto in strade di campagna, il 37 per cento in città e l’8 per cento sulle autostrade. L’eCall avrà anche benefici per la gestione dei luoghi degli incidenti, riducendo il traffico e gli incidenti secondari. E potrebbe avere applicazioni anche nel tracciamento delle auto rubate. Secondo l’Unione europea, avrà un costo per i produttori di meno di 100 euro a unità.
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