Una attivista del movimento #MeToo a Los Angeles, 12 novembre 2017 (David McNew/Getty Images)

La procura di New York ha fatto causa alla società di Harvey Weinstein

Il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, ha citato in giudizio Harvey Weinstein, suo fratello Bob e la loro società di produzione cinematografica (la Weinstein Company) per gravi violazioni dei diritti civili, dei diritti umani e delle leggi dello stato. La Weinstein Company è accusata di non aver protetto per anni le proprie dipendenti «da diffuse molestie sessuali, intimidazioni e discriminazioni». La società di produzione Weinstein Company era stata fondata da Harvey Weinstein nel 2005 insieme a suo fratello Bob.

La causa è stata presentata alla Corte Suprema dello Stato a New York dopo un’indagine di quattro mesi e proprio nel momento in cui la società di produzione è in trattative per essere venduta. Eric Schneiderman ha spiegato che «né chi ha perpetrato né chi ha consentito si arricchirà ingiustamente» da qualsiasi vendita e che la compagnia dovrà «garantire che le vittime vengano risarcite».

Nella denuncia si afferma che Harvey Weinstein «molestava ripetutamente e in modo persistente le lavoratrici creando personalmente un ambiente di lavoro ostile» e che l’acconsentire alle sue richieste sessuali era una condizione necessaria per mantenere il posto di lavoro. Weinstein avrebbe poi più volte minacciato diverse dipendenti e le loro famiglie facendo leva sui suoi legami con importanti politici e con i servizi segreti.

Dalle indagini è emerso anche che una dipendente fu costretta a volare da Londra a New York per insegnare alle assistenti di Weinstein «come vestirsi e profumarsi per essere più attraenti». Alcune assistenti hanno raccontato infine di aver dovuto contattare le potenziali partner sessuali di Weinstein attraverso messaggi o telefonate e di aver tenuto spazi sulla sua agenda esplicitamente destinati al sesso. Nonostante le denunce al settore delle risorse umane, la società non avviò mai alcuna inchiesta interna e non prese mai alcun provvedimento per sostenere le vittime o fermare Weinstein.

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