(Keystone View/FPG/Getty Images)

È tornata l’ora solare: le cose utili da sapere

Abbiamo dormito un'ora in più perché le tre di notte sono diventate le due (ma adesso farà buio prima)

Questa notte l’ora solare ha preso il posto di quella legale e così l’orario è stato spostato indietro di un’ora. Quindi, per capirsi, stanotte abbiamo dormito un’ora in più, e da domani in poi il sole tramonterà un’ora prima. Il passaggio dall’ora legale a quella solare non avviene solo in Italia: la maggior parte dei paesi occidentali fanno la stessa cosa, mentre ad esempio in Russia, Argentina, India e in parte dell’Australia l’ora legale non viene usata.

Che differenza c’è tra ora solare e ora legale?

Come si può intuire dal nome l’ora solare è quella “naturale”, in contrapposizione a quella legale, che di solito viene introdotta l’ultima domenica di marzo (ed è quella in cui si dorme di meno). A marzo l’ora ufficiale cambia per sfruttare la maggiore luce diurna che c’è durante la primavera e l’estate. Da oggi l’ora torna a essere quella naturale, “solare” appunto; viene chiamata anche “civile convenzionale”.

E l’ora legale da quando esiste?

L’ora legale serve per “guadagnare” luce diurna e in Italia fu introdotta nel 1916, con il decreto legislativo 631: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. Nei primi anni Ottanta si decise di estenderne la durata, portandola da 4 a 6 mesi. Nel 1996 è stato introdotto un ulteriore prolungamento di un mese, concordato da tutti i paesi dell’Unione Europea e dalla Svizzera: il ritorno all’ora solare è stato quindi ritardato all’ultima domenica di ottobre.

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