Andrew Bush, <em>Woman Waiting to Proceed South at Sunset and Highland Boulevards, Los Angeles, at Approximately 11:59 a.m. One Day in February 1997 </em>, dalla serie "Vector Portraits" C-print, 122 × 151 cm Courtesy M+B Gallery, Los Angeles © Andrew Bush <small>Mostra <em>Autophoto</em>, dal 20 aprile al 24 settembre 2017 Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris</small>

Una mostra di fotografi e motori

Come sono state rappresentate e cos'hanno rappresentato nelle fotografie dal primo Novecento a oggi

Le automobili hanno influenzato da subito il lavoro dei fotografi, sia come soggetto da ritrarre, che come un nuovo modo di esplorare il mondo, come spiega Autophoto, una mostra a Parigi visitabile fin al 20 settembre alla Fondation Cartier pour l’Art contemporain. Autophoto espone oltre 500 immagini, dall’inizio del Novecento a oggi, che raccontano il rapporto dei fotografi con le automobili e le molteplici sfaccettature della cultura automobilistica – estetica, sociale, ambientale e industriale – di quel periodo.

Sono esposti i lavori di più di 90 fotografi, tra cui Jacques Henri Lartigue, Elliott Erwitt, William Eggleston, Justine Kurland e Jacqueline Hassink, a partire da quelli di Lartigue, Germaine Krull e Brassaï, che hanno utilizzato l’automobile per registrare l’emozione della velocità, il caos del traffico parigino o il paesaggio notturno illuminato dalle auto. Poi ci sono ritratti di famiglie e automobili, utilizzate come simbolo di ricchezza e avanzamento sociale, come quelli di Seydou Keïta e Sory Sanlé, altri che si concentrano sull’aspetto industriale e immagini più artistiche che si servono delle auto come un mezzo per scoprire il mondo attraverso finestrini o specchietti retrovisori.

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