Il 9 giugno il parlamento del Giappone ha approvato una legge speciale che permetterà all’imperatore Akihito, che ha 83 anni ed è malato, di abdicare. Il Giappone è la più antica monarchia al mondo e l’imperatore del Giappone è l’unico sovrano al mondo che mantiene oggi il titolo imperiale. Negli ultimi anni Akihito è stato operato al cuore ed ha avuto un tumore alla prostata: in un discorso televisivo dello scorso anno aveva già fatto intendere di voler abdicare. Non l’aveva però detto in modo diretto, dato che esiste una legge che vieta all’imperatore di abdicare e un’altra che gli vieta di esprimersi direttamente su questioni politiche. La legge speciale varrà solo per Akihito.
Se dovesse abdicare, Akihito lascerebbe il ruolo di imperatore a Naruhito, suo figlio maggiore, che ha 57 anni. Akihito invece è imperatore dal 1989, quando prese il posto di suo padre Hirohito, l’imperatore che era in carica dal 1926 e che morì il 7 gennaio 1989, a 87 anni. Nel 1945, dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale, Hirohito fu il primo imperatore a rinunciare al suo status di divinità, durante un discorso alla radio (durante il quale comunque usò un certo grado di ambiguità nella formulazione).
Suo figlio Akihito è tuttora molto popolare, soprattutto perché rispetto a lui si è dimostrato più interessato alla popolazione. Se dovesse effettivamente abdicare, Akihito diventerebbe il primo imperatore giapponese a farlo in oltre 200 anni. Non dovrebbe accadere nell’immediato futuro: secondo i principali giornali giapponesi, Akihito dovrebbe abdicare nel dicembre 2018 in occasione del suo 85esimo compleanno
Intanto in Giappone si sta anche parlando, con molti più contrasti, della possibilità di far entrare le donne nella linea di successione, dato che al momento è proibito. In questo momento i possibili eredi maschi di Akihito sono solo tre: uno è Naruhito, gli altri due sono suo fratello minore – Akishino, che ha 51 anni – e il figlio di Akishino, che si chiama Hisahito e ha 10 anni.
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