(AP Photo/Eric Risberg, File)

Uber smetterà di usare Greyball, il sistema che nasconde la posizione dei suoi autisti alle forze dell’ordine che indagano sulla società

In precedenza aveva detto che serviva per proteggere i suoi autisti, ma ha subito cambiato idea

Greyball utilizzava i dati raccolti dall’app per prenotare le corse in auto – come dati geolocalizzati, informazioni sulla carta di credito e quelle dai social network – per individuare chi stava indagando sulla società: a quel punto lo faceva accedere a una versione finta dell’app. La sua esistenza è stata scoperta dal New York Times parlando con quattro persone che hanno lavorato per Uber e chiesto di rimanere anonime, e resa pubblica dal giornale il 3 marzo. I dirigenti di Uber ne hanno giustificato l’uso dicendo che proteggeva gli autisti da chi non voleva realmente utilizzare l’app, ma mercoledì 8 marzo la società ha annunciato che non utilizzerà più il sistema.
Secondo il New York Times Greyball è stato utilizzato a Boston, Las Vegas, Philadelphia, Portland, Oregon, e in Francia, Australia, Cina, Corea del Sud e Italia.

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