«We come to save you!»

I video di alcune recenti operazioni di soccorso della Guardia Costiera nel Mediterraneo fanno vedere come funziona un salvataggio e cosa rischiano i migranti

La Guardia Costiera italiana ha diffuso i video di alcune operazioni di salvataggio di migranti compiute nel Mar Mediterraneo mercoledì 1 febbraio. In una sola giornata sono stati soccorsi complessivamente 1.300 migranti, in 12 distinte operazioni. Materialmente, il salvataggio è avvenuto con piccole imbarcazioni che hanno avvicinato le malandate barche dei migranti, facendoli salire a bordo o trasportando le loro barche vicino sulla nave principale, ferma a poca distanza.

Alcuni video diffusi dalla Guardia Costiera sono notevoli: in uno di questi viene mostrato il momento in cui un agente sale per la prima volta a bordo di una piccola barca di legno che sta per essere soccorsa. L’uomo mette le mani sulle spalle di due ragazzi e dice: «My friend, Italian Coast Guard. We come to save you!». Il video prosegue con l’uomo che cerca di rassicurare i migranti ma al tempo stesso li invita a salire in fretta a bordo dell’imbarcazione della Guardia Costiera.

Un altro video mostra il salvataggio di due bambini molto piccoli che erano a bordo di una piccola imbarcazione di legno con a bordo decine di persone. Uno dei due bambini è avvolto in fasce, e potrebbe avere pochi mesi.

Altri due video mostrano quanto siano complicate le operazioni di questo tipo: soprattutto quando avvengono in alto mare, con poca o scarsa luce a disposizione, e il pericolo costante che la barca o il gommone affondi improvvisamente, o che i soccorsi arrivino troppo tardi per curare i malati e feriti.

Operazioni del genere capitano ogni giorno nel Mediterraneo: anche in queste settimane, nonostante il freddo e le condizioni meteo poco favorevoli. Fino a pochi giorni fa, l’agenzia ONU per i rifugiati stimava che dall’1 gennaio 2017 siano arrivati via mare in Italia circa 5.200 migranti, ma la cifra deve ancora essere aggiornata in seguito alle operazioni di questi giorni.

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