(AP Photo/Amel Emric)

Un ostello di Sarajevo dove si vive come durante la guerra

Si chiama War Hostel e gli ospiti dormono sotto coperte militari in stanze senza acqua corrente e riscaldamento, mentre vengono trasmesse le registrazioni dei bombardamenti dell'assedio di Sarajevo

A Sarajevo, in Bosnia, un ostello offre la possibilità di fare esperienza di come sarebbe vivere in una zona di guerra, replicando la situazione vissuta da molti civili bosniaci durante l’assedio di Sarajevo da parte dell’esercito serbo, che durò per quattro anni, dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996, in seguito alla divisione della Jugoslavia.
Gli ospiti del War Hostel di Sarajevo devono fare a meno dell’energia elettrica, dell’acqua corrente e del riscaldamento: le camere hanno una sola lampadina a batteria sul soffitto e di notte si usano candele per leggere o andare in giro, mentre vengono fatte sentire per tutto il tempo le registrazioni dei bombardamenti di allora. Alle finestre ci sono gli stessi teli di plastica che l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati distribuì per sostituire i vetri delle finestre rotte dalle bombe e si dorme sotto coperte militari.

L’ostello è stato aperto da Arijan Kurbasic, che lo gestisce con la famiglia e accoglie gli ospiti con un casco e un giubbotto antiproiettile: ha 25 anni e ha vissuto con i suoi famigliari l’assedio di Sarajevo. Si fa chiamare 01, perché era il codice di guerra di suo padre, che al tempo faceva parte dell’esercito bosniaco. Dice che l’ostello non vuole essere una attrazione per i turisti, ma che attraverso l’accuratezza della ricostruzione storica spera di condividere la sua conoscenza, facendo cambiare prospettiva agli ospiti che dopo il soggiorno possono apprezzare di più gli agi di cui godono. Per questo vengono anche proiettati diversi documentari, si possono leggere giornali dell’epoca e vengono organizzate visite in città. L’ostello è composto da una stanza doppia privata e tre dormitori (due misti da quattro letti e uno misto con 5 letti). La doppia costa venti euro a notte, i dormitori 10 a persona a notte.

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