Domenica 11 settembre c’è stata la finale dei 1500 metri maschili delle Paralimpiadi di Rio 2016 nella categoria T12/T13, nelle quali gareggiano atleti con disabilità visive. I primi quattro classificati della gara hanno corso in un tempo inferiore rispetto a quello del vincitore dei 1500 metri maschili alle Olimpiadi di Rio, l’americano Matthew Centrowitz. La gara delle Paralimpiadi è stata vinta dall’algerino Abdellatif Baka, che ci ha impiegato 3:48.29 (il nuovo record del mondo nella categoria); dietro di lui sono arrivati l’etiope Tamiru Demisse, il kenyano Henry Kirwa e l’algerino Fouad Baka (fratello di Abdellatif), che ci ha messo 3:49.59. Centrowitz, invece, ci impiegò 3:50.00.
La ragione principale è che i 1500 metri sono una gara molto tattica, in cui gli atleti dedicano molti sforzi ed energie a studiare gli avversari, a tenere il loro passo, a mantenere la propria posizione e a prevenire i sorpassi. Ogni gara dei 1500 metri ha quindi un ritmo proprio, che nel caso di quella delle Olimpiadi di Rio 2016 è stato molto lento: è stata infatti la più lenta finale olimpica dal 1932, soprattutto perché Centrowitz si è piazzato presto in testa alla gara e ha imposto un passo lento agli altri atleti. La gara di domenica, al contrario, è stata eccezionalmente veloce per essere una finale delle Paralimpiadi: il tempo di Baka è stato di soli 16 secondi inferiore rispetto al record olimpico, stabilito nel 2000 a Sydney dal kenyano Noah Ngeny.
Dopo la gara, Baka ha detto: «Non è stato facile vincere questa medaglia d’oro. Ho lavorato per uno o due anni senza sosta, ed è stato molto, molto duro per me». Gli atleti delle categorie T12 e T13 vedono al massimo un decimo delle persone con una vista normale, e spesso hanno gravi impedimenti nella visione periferica.
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