(BANARAS KHAN/AFP/Getty Images)

Ci sono almeno 63 morti per un attentato suicida in un ospedale in Pakistan

A Quetta, nell'ovest del paese: ci sono anche decine di feriti, per ora nessun gruppo ha rivendicato l'attentato

Lunedì c’è stato un attentato suicida in un ospedale di Quetta, una città nel Pakistan occidentale. Nell’attacco sono state uccise almeno 63 persone e ci sono decine di feriti. L’esplosione è avvenuta poco dopo che il corpo di Bilal Kasi, un noto avvocato che era stato ucciso qualche ora prima, era arrivato all’ospedale. Non è chiaro se i due eventi siano collegati in qualche modo. A causa dell’arrivo del corpo di Kasi, attorno all’ospedale al momento dell’attacco si erano riuniti decine di avvocati e di altre personalità. L’attacco è stato rivendicato sia dall’ISIS che da al Qaida, ma diversi esperti ritengono più credibile la rivendicazione di al Qaida.

Il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, ha condannato l’attacco e ha ordinato alle autorità locali del Belucistan, la provincia nella quale si trova Quetta, di aumentare le misure di sicurezza nei luoghi pubblici. Il Belucistan è una delle province storicamente più instabili del Pakistan: ha una lunga storia di ribellioni e guerriglia di diversi gruppi beluci separatisti, ma ha avuto molti problemi anche per la presenza di al Qaida.

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