L’FBI ha diffuso una trascrizione parziale della telefonata fatta al 911 da Omar Mateen, l’attentatore che ha ucciso 49 persone e ne ha ferite oltre 50 al locale gay di Orlando del Pulse, la notte della sparatoria. La trascrizione mostra come Mateen abbia parlato anche in arabo, e abbia giurato fedeltà a un’organizzazione e a una persona: i nomi non sono stati inclusi nella trascrizione diffusa, ma si sa – perché lo ha detto la polizia – che Mateen ha giurato fedeltà allo Stato Islamico.
Operatore della polizia: «911 emergenze, questa telefonata verrà registrata»
Omar Mateen: «Nel nome di Dio il misericordioso, il benefico [in arabo]»
Operatore: «Cosa?»
Omar Mateen: «Lode a Dio, e che le preghiere e la pace scendano sul profeta di Dio [in arabo]. Lo dico, sono a Orlando e ho fatto io la sparatoria».
Operatore: «Come si chiama?»
Omar Mateen: «Il mio nome è giuro fedeltà a [mancante]»
Operatore: «Ok, come si chiama?»
Omar Mateen: «Giuro fedeltà a [mancante] possa Dio proteggerlo [in arabo], per conto di [mancante]».
Operatore: «Ok, dove si trova?»
L’FBI ha anche diffuso i riassunti di tre telefonate tra Mateen e i negoziatori della polizia, ma non ha diffuso le trascrizioni. Nelle telefonate, Mateen si è identificato come un soldato islamico e ha detto al negoziatore di dire agli Stati Uniti di smettere di bombardare la Siria e l’Iraq, e che quello era il motivo per cui era al Pulse. Il documento dice che quando il negoziatore ha chiesto a Mateen cosa avesse fatto, Mateen ha risposto: «No, lo sapete già cosa ho fatto». Mateen ha anche avvertito il negoziatore che fuori dal locale c’era un’auto con delle bombe a bordo, e che se la polizia avesse fatto «qualcosa di stupido» le avrebbe fatte esplodere. Mateen in un’altra telefonata ha detto che aveva un giubbotto come quelli «che hanno usato in Francia», e ha aggiunto che nei giorni successivi ci sarebbero stati altri episodi come quello di Orlando. Dopo le tre telefonate, i negoziatori hanno provato a contattare Mateen diverse volte, ma senza riuscirci.
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