Durante una riunione del Partito Conservatore tenuta sabato, il primo ministro britannico David Cameron ha detto che avrebbe potuto “gestire meglio” il suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers. I documenti, sottratti a uno studio legale specializzato nel creare società in paradisi fiscali, hanno mostrato che il padre di David Cameron, Ian Donald Cameron, aveva diversi interessi in società offshore. Per giorni Cameron ha negato ogni coinvolgimento, ma in seguito alle pressioni dei giornali è stato costretto ad ammettere che fino al 2010, anno in cui è stato eletto primo ministro, aveva avuto azioni per circa 38mila euro in una società offshore gestita dal padre. Durante il convegno di sabato ha commentato:
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