Daniele Meucci e Ruggero Pertile (Patrick Smith/Getty Images)

Otto atleti italiani accusati lo scorso dicembre di mancata reperibilità ed elusione dei controlli antidoping sono stati assolti

Ruggero Pertile, Silvia Salis, Daniele Meucci, Fabrizio Donato, Anna Incerti, Andrew Howe, Andrea Lalli e Daniele Greco, otto dei ventisei atleti deferiti e accusati lo scorso dicembre dalla Procura federale di mancata reperibilità ed elusione dei controlli antidoping sono stati assolti. Per tutti e 26 gli atleti la procura aveva chiesto due anni di squalifica. I restanti 16 saranno giudicati nelle prossime settimane.

Ad inizio dicembre la procura nazionale antidoping aveva deferito 26 atleti italiani di atletica leggera, accusati di aver eluso i controlli antidoping. I 26 atleti erano stati deferiti a seguito dell’inchiesta “Olimpia” della Procura di Bolzano che riguardava il periodo compreso fra il 2011 e il 2012. Non si parlava comunque né di doping né di squalifiche: nella giustizia sportiva il “deferimento” è una specie di rinvio a giudizio. Quando un tesserato viene deferito dalla procura, verrà poi citato in giudizio e processato, a meno che non ci sia un patteggiamento.

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