Agnes Chow, studentessa di 19 anni e attivista del movimento per la democrazia attivo a Hong Kong nel 2014 e soprannominato “Umbrella Revolution”, ha pubblicato un video su Facebook che in due giorni è stato visto più di 830 mila volte. Il video è in inglese, dura poco più di cinque minuti e denuncia la recente scomparsa di cinque persone legate a una libreria specializzata in pubblicazioni critiche verso il Partito comunista cinese. Chow ha registrato il suo video-messaggio dopo l’ultima sparizione: quella di Lee Po, 65 anni, di cui non si avevano notizie dallo scorso mercoledì.
L’ipotesi degli attivisti è che i cinque librai siano stati sequestrati dalla polizia cinese. Agnes Chow denuncia il fatto che le autorità di Pechino possano minare l’indipendenza legale di Hong Kong e che possa essere messa in discussione la cosiddetta formula “un paese, due sistemi” che ha finora garantito ai cittadini di Hong Kong maggiori libertà rispetto a quelli della Cina continentale. Martedì 5 gennaio è circolata la notizia che Lee Po, l’ultimo uomo scomparso, ha scritto una lettera alla moglie che ha dunque ritirato la sua denuncia. Lee Po dice di stare bene e di essere andato in Cina di sua spontanea volontà per collaborare a un’indagine. Secondo gli attivisti la lettera, che è scritta a mano, è autentica ma sarebbe stata scritta sotto costrizione per calmare la situazione.