Un gruppo internazionale di archeologi e geofisici ha annunciato di aver scoperto l’isola su cui pensano che si trovasse l’antica città di Kane, nel Mar Egeo orientale, in uno dei promontori del distretto di Dikili, in Turchia, che oggi è diventata una penisola. L’isola, citata ad esempio dallo storico greco Senofonte, è conosciuta per essere vicina al luogo dove si svolse la celebre battaglia navale delle Arginuse del 406 a.C. durante la guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene. Si ipotizzava da tempo che le isole Arginuse si trovassero al largo della costa turca e che coincidessero con le isole che oggi si chiamano Garip: diverse fonti storiche parlano però di tre isole e l’esatta posizione della terza isola non si conosceva.
(Foto: German Archaeological Institute)
Kane era una piccola città che si trovava in una posizione strategica lungo un’importante rotta commerciale marittima che andava dal Mar Nero lungo la costa meridionale della Turchia, con un grande porto dove le navi potevano trovare riparo dalle tempeste. Alcune ricerche precedenti avevano portato alla scoperta di alcune ceramiche e di microrganismi originari dal Mar Nero che testimoniavano la presenza di rotte commerciali.
(Foto: German Archaeological Institute)
La battaglia delle Arginuse fu vinta dagli Ateniesi, ma una tempesta rese impossibile il recupero dei soldati le cui navi erano andate distrutte. Quando i generali ateniesi fecero ritorno a casa, vennero condannati a morte dai loro concittadini per non essere riusciti a salvare i loro uomini. «Mettendo sotto processo gli otto ammiragli che avevano vinto la battaglia, e condannandoli illegalmente a morte, la democratica Atene trasformò una vittoria in sconfitta», ha spiegato Paul Cartledge della Cambridge University. E lo storico Barry Strauss della Cornell University precisa che questa decisione «distrusse il morale dei comandanti ateniesi e di fatto contribuì, un anno dopo, alla loro definitiva sconfitta».
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