Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Messina ha imposto a 12 consiglieri comunali già indagati per truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico l’obbligo di firma nell’ufficio della Polizia municipale alla sede del comune un minuto prima dell’inizio e un minuto dopo la fine dei lavori della commissione di cui fanno parte.
Secondo la Digos, che ha condotto le indagini con delle telecamere all’interno del comune, i 12 consiglieri segnavano le loro presenze alle sedute per garantirsi l’indennità aggiuntiva, ma in realtà se ne andavano prima dell’inizio dei lavori o dopo pochi minuti. La partecipazione alle sedute consentiva loro di incassare l’indennità massima aggiuntiva di 2.184 euro al mese.
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