Una foto del 1936 di una bambina che legge stesa a terra, nella sua casa. (Fox Photos/Getty Images)

Scegliere i libri da leggere è più divertente che leggerli

Il piacere di perdere tempo in liste ed elenchi, già ai tempi di Jane Austen

«Emma intende ampliare le sue letture da quando aveva dodici anni. Ho visto molti elenchi tracciati da lei in momenti diversi di libri che intendeva leggere con attenzione – ottimi elenchi, devo dire – molto ben scelti e ben ordinati – a volte in ordine alfabetico, a volte secondo un criterio diverso. L’elenco che ha tracciato quando aveva soltanto quattordici anni – ricordo di aver pensato che faceva tanto onore alla sua intelligenza, che l’ho custodito per qualche tempo; e immagino abbia preparato anche adesso un ottimo elenco. Ma ho rinunciato a aspettarmi letture regolari da Emma. Non si piegherà mai a qualcosa che richiede pazienza e applicazione, e la subordinazione della fantasia all’intelligenza».

Emma (1815) di Jane Austen, nella traduzione di Anna Luisa Zazo per Mondadori

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