Airbus, l’azienda principale che produce aerei in Europa, ha depositato in un brevetto il progetto di un nuovo sistema di sedili per aerei che prevede una specie di Tetris umano: due file di sedili, uno sopra l’altro, come già accade in alcuni pullman.
L’immagine sembra tratta da un sito satirico o di bufale, e in effetti qualcuno sarcasticamente aveva già pensato a una cosa simile. Ma non è la prima volta che Airbus brevetta sistemi che sembrano una forma di tortura moderna. Nel 2014 finì su tutti i giornali la loro proposta di produrre sedili simili a quelli di biciclette. Ma Airbus non è la sola a progettare cose simili. Zodiac Aerospace France, un grande produttore di sedili per aerei, a luglio ha brevettato un sistema ad alveare che lascerebbe i passeggeri seduti uno di fronte all’altro. La colpa di questi progetti, però, non dipende dalla volontà dei progettisti di far stare scomodi i passeggeri, ma dalla progressiva democratizzazione dei voli aerei.
Viaggiare in aereo è diventato enormemente più economico negli ultimi 30 anni: è una cosa positiva, perché un numero sempre maggiore di persone può viaggiare o vedere i propri familiari con grande facilità. Ma con l’arrivo delle compagnie low cost e dei biglietti a prezzo ridotto, i margini di profitto per le compagnie si sono ridotti all’osso. Uno dei modi per tenere i prezzi sempre più bassi e concorrenziali è far stare un numero sempre maggiore di persone sugli aerei. Più persone riescono a stare su un aereo, più una data compagnia assorbe i costi fissi di farlo volare. Ecco perché i sedili si stanno restringendo sempre di più.
Ma c’è un limite a quanto si può restringere un sedile. Se le aziende vogliono continuare a far sì che sempre più persone prendano l’aereo, dovranno essere fatti sempre più compromessi. Quindi in futuro aspettatevi voli sempre meno confortevoli e brevetti sempre più assurdi.
© Washington Post 2015
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