Illapel, Cile (AP Photo/Luis Hidalgo)

Il forte terremoto in Cile

Di magnitudo 8.3 al largo della costa, ha causato danni e la morte di 11 persone: un milione di abitanti sono stati evacuati per l'allerta tsunami, ora rientrata

Un forte terremoto di magnitudo 8.3 si è verificato a circa 50 chilometri a nord-ovest della costa del Cile alle 19:54 di ieri (le 23:54 in Italia). La scossa è stata avvertita in diverse parti del paese, compresa la capitale Santiago, e ha causato danni a diversi edifici. Secondo le autorità locali almeno 11 persone sono morte, mentre un milione di abitanti sono stati evacuati dalla costa per lo tsunami conseguente al terremoto che ha portato onde alte fino a 4,7 metri nella regione di Coquimbo. L’allerta tsunami è rimasta attiva per alcune ore anche per Peru, Hawaii e per parte della California e della Nuova Zelanda, le autorità del Cile l’hanno ritirata intorno alle 10:30 italiane. Nei minuti successivi alla prima scossa ce ne sono state altre, con magnitudo inferiore, ma comunque avvertite dalla popolazione nelle aree costiere.

Il presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha confermato in un discorso alla televisione che il terremoto ha causato alcuni morti e ha annunciato che farà presto visita alle zone dove sono stati registrati più danni. Sarà anche rafforzata la presenza dell’esercito per dare soccorso alla popolazione e per evitare furti nelle aree residenziali evacuate per l’allerta tsunami.

In questi giorni migliaia di persone stavano raggiungendo la costa per approfittare dei giorni di vacanza legati ai festeggiamenti per l’indipendenza del Cile, che si tengono il 18 settembre per ricordare i primi passi verso l’autonomia fatti nel 1810 con l’istituzione di un governo locale.

Il terremoto è stato avvertito anche in Argentina: nella capitale Buenos Aires alcuni edifici sono stati evacuati. Sono stati registrati danni di lieve entità nella provincia di Mendoza, nella parte occidentale dell’Argentina.

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