In questi giorni in India si sta tenendo il Kumbh Mela, uno dei più grandi e affollati eventi della religione indù: fino al 25 settembre circa 30 milioni di fedeli raggiungeranno Nashik per immergersi nelle acque del fiume Godavari, considerato sacro. Quello di quest’anno è il “Purna Kumbh Mela”, che si celebra ogni tre anni in quattro luoghi principali a rotazione (Prayag o Allahabad, Haridwar, Ujjain e Nashik), a seconda della posizione di Giove e del sole, mentre il Maha Kumbh Mela (“Grande” Kumbh Mela) si celebra ad Allahabad dopo quattro “Purna Kumbh Mela”, quindi ogni 12 anni. Alla festa partecipano tutti i fedeli induisti a prescindere da casta e ceto di appartenenza, insieme ai “sadhu”, asceti induisti che dedicano la propria vita alla rinuncia, e ai “sadhu naga”, i santoni nudi col corpo ricoperto di cenere. L’evento di maggior rilievo è l’abluzione rituale presso le rive di un fiume sacro, per purificarsi dai peccati e avvicinarsi ai maestri spirituali, ma ci sono anche discussioni e assemblee religiose, canti e donazioni di cibo a donne e poveri.