Lo scorso primo luglio è stato inaugurato il nuovo aeroporto di Pyongyang, in Corea del Nord. A giudicare dalle foto e dalle informazioni diffuse, sembra un classico aeroporto internazionale moderno, ma c’è una cosa che ha attirato l’attenzione dei giornalisti di Associated Press, che ci sono passati due volte: c’è una stanza che dovrebbe essere usata come internet point ed è allestita con tre computer, ma non c’è internet.
I giornalisti di Associated Press – che è da qualche anno l’unica agenzia internazionale con una redazione a Pyongyang – hanno fotografato la stanza e hanno raccontato che una scritta “Internet” sul muro, in caratteri occidentali, indica senza dubbio qual è l’uso che se ne dovrebbe fare. I computer però sono tutti e tre senza tastiere. Se usando il mouse si cerca di aprire il browser per navigare su internet, compare una schermata che dice che la connessione non funziona.
È difficile dire se – in entrambi i casi – si trattasse di un malfunzionamento temporaneo, perché i membri dell’esercito coreano che presidiano costantemente la stanza non hanno risposto alle domande dei giornalisti. In Corea del Nord, comunque, l’uso di internet sostanzialmente non esiste: pochissime persone hanno la tecnologia per poterla usare e possono navigare solo sui siti autorizzati dal governo.
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