Il pilota di Formula Indy Justin Wilson è morto per le conseguenze di un trauma cranico dopo un incidente avvenuto domenica durante una gara: era britannico e aveva 37 anni.
Durante l’ultima gara di Formula Indy, che si è corsa domenica in Pennsylvania, Wilson era stato colpito sul casco da dei grossi rottami che si erano staccati da una macchina che si trovava davanti a lui. Aveva perso il controllo dell’auto, aveva colpito un muro interno alla pista ed era stato portato con l’elicottero in ospedale: era in coma da un giorno. La morte di Wilson è stata annunciata la sera di lunedì 24 agosto negli Stati Uniti, quando in Italia era notte.
La Verizon IndyCar Series (conosciuta anche come IndyCar o Formula Indy) è il maggiore campionato automobilistico americano per vetture a ruote scoperte. Wilson era sposato e aveva due figlie. Suo fratello Stefan – anche lui un pilota Indycar – ha scritto su Twitter che Justin Wilson aveva chiesto che i suoi organi venissero donati in caso di morte.
L’ultimo pilota di IndyCar a morire a causa di un incidente è stato Dan Wheldon, britannico, nel 2011 a Las Vegas. Subito dopo la gara di domenica scorsa, Ryan Hunter-Reay, compagno di squadra di Wilson, ha detto che bisognerebbe fare di più per garantire la sicurezza dei piloti.
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