BuzzFeed ha pubblicato tre video che mostrano scavi abusivi in alcuni siti archeologici in Siria. Buzzfeed ha detto di aver ricevuto i video da un attivista sul confine tra Siria e Turchia; sono stati girati l’anno scorso nella provincia orientale di Deir el-Zor. Gli scavi sono condotti in modo professionale e con molta cura: l’obiettivo è di recuperare preziosi oggetti antichi e venderli a collezionisti e appassionati, così da ricavare nuovi fondi per continuare la guerra civile. Mark Altaweel, archeologo della University College London, ha confermato che gli scavi sono condotti in modo estremamente professionale: «Li facciamo anche noi così! Queste persone li hanno già fatti prima».
Al momento Deir el-Zor fa parte dello Stato Islamico (ISIS), ma dall’inizio della guerra civile è stata conquistata più volte da gruppi rivali: Buzzfeed non è in grado di stabilire da chi fosse occupata nel momento in cui sono stati girati i video. Uno dei siti è probabilmente Dura Europos, un’antica città della Mesopotamia fondata attorno al 300 a.C. sulla riva destra del fiume Eufrate, che ultimamente è stato saccheggiato più volte anche dall’ISIS.
Il problema del traffico illegale di oggetti archeologici è molto diffuso in Siria, soprattutto dopo l’inizio della guerra civile, ed è praticato da tutti i gruppi coinvolti nel conflitto – dall’esercito governativo ai ribelli sostenuti dall’Occidente – e più recentemente dall’ISIS. Gli oggetti vengono portati di contrabbando in Turchia e rivenduti al mercato nero, dove passano spesso da un venditore all’altro, si mescolano alla merce contraffatta, e finiscono nelle case di collezionisti europei, cinesi e statunitensi.
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