(GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

Ignazio Marino e la “comorbilità”

Parlando al Corriere della Sera dei problemi di Roma ha detto, a un certo punto: «Non avevo calcolato la comorbilità»

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha spiegato in una lunga intervista al Corriere della Sera i molti problemi del comune di Roma e come è convinto di risolverli.  Parlando delle case affittate a prezzi vantaggiosissimi dal comune di Roma, Marino ha detto: «Chi oggi dice che si stava meglio con Alemanno dovrebbe sapere che quel Comune affittava da certi privati alloggi in periferia per l’emergenza abitativa a 3.950 euro al mese per 50 metri quadrati. E quel sistema l’ho stroncato io». Sergio Rizzo, il giornalista che ha intervistato Marino, ha risposto dicendo che alcuni di quei contratti saranno prorogati e che la risposta del comune di Roma al problema sembra essere stata troppo lenta. Marino – che è chirurgo – ha risposto allora:

«Sono il primo ad ammettere che le cose non sono andate sempre veloci. Quando sono arrivato ero convinto di poter sistemare tutto al massimo in dodici mesi. Non avevo calcolato la comorbilità».

Che animale è? 
«Si dice in medicina. Per esempio, devi trapiantare uno e scopri che ha anche una grave malattia respiratoria. Qui c’era una politica marcia e perfino la criminalità organizzata».

“Comorbilità” è un termine usato in ambito medico (Marino ha lavorato a lungo come medico e chirurgo). Con comorbilità (o comorbidità) si intende la coesistenza in un paziente di due diverse patologie che si sovrappongono e si influenzano a vicenda.

Marino è sindaco di Roma dal giugno 2013 e il 28 giugno ha nominato una nuova giunta, la terza dall’inizio del suo mandato.

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