Le foto del terremoto in Nepal più circolate nelle ultime ore sono quelle di Sonit Awal, un bambino di quattro mesi ritrovato dopo 22 ore sotto le macerie della sua casa a Bhaktapur, circa 15 chilometri a est della capitale Katmandu. La sua storia è raccontata dal sito di news Kathmandu Today, che mostra le immagini dei soldati nepalesi mentre lo cercano e poi lo tirano fuori dal cumulo di detriti, rocce e mattoni. Il giornale racconta che il terremoto, avvenuto alle 11,56 (ora locale) di sabato 25 aprile, ha distrutto la casa in cui viveva il bambino; suo padre Shyam Awal lo ha cercato tra le macerie, poi ha chiamato l’esercito che però non è riuscito a trovarlo. Ma la mattina dopo i familiari lo hanno sentito piangere e hanno richiamato i soldati, che verso le 10 – cioè 22 ore dopo il terremoto – lo hanno finalmente trovato. Il bambino è stato portato all’ospedale della città dove i medici hanno confermato che non è rimasto ferito.
Il terremoto, di magnitudo 7.8, ha causato la morte di oltre cinquemila persone; martedì il primo ministro nepalese Sushil Koirala ha detto che i morti potrebbero arrivare a diecimila.
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