L'interno di un prototipo della struttura utilizzato al campo Kawergosk di Erbil, Iraq (© Better Shelter)

Le strutture per i profughi progettate da IKEA

Durano tre anni e si possono montare senza attrezzi in poche ore: le ha commissionate l'ONU, verranno consegnate in estate

L’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati ha commissionato a IKEA Foundation un ordine di 10mila strutture provvisorie per i profughi. IKEA Foundation è l’associazione no profit di IKEA, la celebre azienda svedese produttrice di mobili. Le strutture verranno prodotte da Better Shelter, una società creata a sua volta da IKEA Foundation. Strutture di questo tipo erano già state usate negli anni scorsi nei campi profughi dell’ONU in Etiopia, Libano e Iraq. I primi modelli saranno consegnati all’ONU la prossima estate. Le strutture sono state progettate per essere montate da tre persone in un tempo compreso tra le quattro e le otto ore, senza l’aiuto di attrezzi di qualche tipo. Ciascuna struttura sarà pienamente funzionante per tre anni (al contrario di quelle simili usate attualmente dall’ONU, la cui durata consigliata è pari a sei mesi). Le strutture sono dotate di pannelli solari, luci LED e prese per ricaricare telefoni cellulari. Una volta usate, queste strutture possono essere smontate con facilità. L’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati non ha ancora fatto sapere dove intenderà utilizzarle.

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