Sono proseguite anche oggi le proteste di migliaia di cittadini di Hong Kong che chiedono le dimissioni del capo del governo locale e la possibilità di tenere libere elezioni nel 2017. La trattative in corso per superare le diverse posizioni sono state sospese in serata dagli studenti, perché a loro dire la polizia avrebbe ignorato le azioni violente di alcuni gruppi ostili ai manifestanti.
A partire da stamattina, infatti, alcuni manifestanti sono stati attaccati da cortei filo-governativi: la situazione più grave si è verificata a Mong Kok, un quartiere sulla sponda opposta della baia rispetto alla zona dove si trovano gli edifici del governo e dove si sono tenute nei giorni scorsi le manifestazioni più grandi. I manifestanti filo-governativi hanno spostato le transenne piazzate nell’area nei giorni scorsi dagli studenti e hanno rimosso le tende: hanno anche lanciato bottiglie contro studenti e polizia. A un certo punto i due gruppi sono entrati in contatto. Secondo alcune testimonianze, un ragazzo ha riportato un taglio alla testa, a causa di alcuni scontri con i manifestanti filo-governativi. Il capo del governo locale ha invitato tutte le persone presenti a lasciare immediatamente Mong Kok per evitare ulteriori violenze.
Molti giornalisti hanno inoltre scritto che rispetto ai giorni scorsi il numero dei manifestanti è molto diminuito: secondo il Washington Post, questo è in parte spiegabile con il maltempo, e in parte con la decisione da parte del governo di avviare una trattativa coi rappresentanti degli studenti.