Per quelli della mia età, Michael Douglas era quello giovane. Cioè, era il-figlio-di Kirk-Douglas, che in effetti – anche se avevi visto mille volte in tv Spartacus e L’asso nella manica dove era assai aitante – era un attore anziano. Poi arrivò Michael, il-figlio, e fece il botto con Attrazione fatale e Wall Street, dopo essersi fatto notare in tv nelle Strade di San Francisco e al cinema in Sindrome cinese, Coma profondo e La pietra verde. Aveva già quarant’anni, una faccia molto adulta e tosta, ma appunto, era quello giovane, dei Douglas (nessuno lo ricorda, ma già a trent’anni aveva vinto l’Oscar in quanto produttore di Qualcuno volò sul nido del cuculo; lo rivinse poi come attore per Wall Street).
Fatto sta che quelli della mia età invecchiano, e i Douglas pure. Kirk Douglas sta per compiere 98 anni – l’Oscar glielo hanno dato solo alla carriera, nel 1996 – e Michael oggi ne compie settanta, l’età che aveva suo padre quando lui fece Wall Street, appunto. Può fare ancora un sacco di cose: soprattutto per quelli non della mia età, che ho chiesto in redazione al Post e si ricordano solo Wall Street e La guerra dei Roses. Quindi qui sotto, dopo le foto, ne scriviamo degli altri.
Traffic. Basic Istinct. Un giorno di ordinaria follia. Wonder boys. Black rain. E il secondo Wall Street.
Continua sul Post