Foto Roberto Monaldo / LaPresse 27-04-2014 Roma Politica Trasmissione tv "In Mezz' Ora" Nella foto Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Lucia Annunziata Photo Roberto Monaldo / LaPresse 27-04-2014 Rome (Italy) Tv program "In Mezz' Ora" In the photo Matteo Renzi

Matteo Renzi, stroncato

Da Lucia Annunziata, in un esteso e spietato editoriale

Il direttore dell’edizione italiana dello Huffington Post, Lucia Annunziata, ha pubblicato lunedì un lungo commento di bilancio sulla figura politica di Matteo Renzi da quando è al governo, riprendendo il modello di un famoso articolo di copertina del settimanale inglese Economist su Berlusconi, per giudicare se Renzi sia “adatto” a governare l’Italia. Per la ricchezza degli argomenti e per la sua severità l’editoriale di Annunziata – non nuova a giudizi negativi su Renzi e sulla novità dei suoi comportamenti – è oggi l’articolo di politica più commentato e ripreso tra giornalisti, addetti ai lavori e semplici lettori.

È adatto Matteo Renzi al compito che si è preso? “Is he fit to govern?”. Mi sembra che si stia avvicinando il tempo di farsi anche su di lui la domanda che ha dannato tanti altri premier italiani, e non solo, in questa crisi che dura da ormai sei anni.
Diamo per scontato la risposta da parte delle artiglierie dei Renzi-fan, diventati oggi così radicali e insultanti da far sembrare i grillini dei perfetti gentiluomini. Intorno all’inquilino di Palazzo Chigi si è formato infatti un dogma di “infallibilità”, una narrativa che passa da trionfo a trionfo , una vulgata del genere “durerà venti anni”, il mantra “a lui non c’è alternativa” ripetuto da amici e ancor più da nemici. In una sorta di sindrome di Fukuyama, autore de “la fine della storia”, presto smentito dalla storia stessa.
Un leader tuttavia dura tanto quanto è efficace la sua azione di governo. E al momento Matteo Renzi , a dispetto dei molti fuochi d’artificio che circondano la sua persona, è in un punto molto critico della sua forza politica.
Non è questione né di immagine né di buone maniere, di cui non ci interessa assolutamente nulla. Si tratta di risultati – materia che rimane molto ostica per il giovane presidente.

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