Ludian, nella prefettura di Zhaotong, 4 agosto 2014. (STR/AFP/Getty Images)

Le ultime sul terremoto in Cina

I morti sono almeno 381, iniziano ad arrivare le prime fotografie dallo Yunnan

Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua sono almeno 381 le persone che sono morte a causa del terremoto che ha colpito la provincia sud-occidentale dello Yunnan domenica 3 agosto alle 16.30 circa ora locale. Secondo la US Geological Survey, un’agenzia scientifica del governo degli Stati Uniti, l’epicentro del terremoto è stato a circa 11 chilometri a nord-ovest di Wenping, nella provincia dello Yunnan, mentre l’ipocentro si trovava ad una profondità di dieci chilometri: secondo la USGS la magnitudo è stata di 6.1, mentre il China Earthquake Networks Center ha parlato di 6.5. La scossa è stata sentita fino a 200 chilometri di distanza. Si tratta del terremoto più forte che ha colpito la provincia negli ultimi 14 anni. Lo Yunnan è una della province a maggior rischio sismico di tutto il paese.

Nella scossa molte case sono crollate: almeno 12 mila, secondo la televisione di stato CCTV, mentre altre 30 mila sarebbero state danneggiate. Sempre secondo la televisione di stato ci sarebbero ancora centinaia di dispersi oltre a circa 1.800 feriti. Oltre ai danni alle case, nell’area si sono interrotti i trasporti, l’elettricità e le telecomunicazioni. Secondo le autorità circa un milione di abitanti sono stati colpiti dal terremoto.

Da ieri è in corso una grande operazione di soccorso resa complicata dalle scosse di assestamento e dal maltempo che sembra proseguirà anche nei prossimi giorni: sono stati inviati 6 mila soldati coordinati da diversi funzionari appositamente addestrati e aiutati da gruppi di medici (alcuni dei quali sono stati trasportati in elicottero nella zona più colpita) e da migliaia di volontari; il governo ha inoltre inviato 2 mila tende, 3 mila letti pieghevoli e 3 mila coperte nella zona del disastro, per far fronte all’emergenza. La popolazione locale è stata esortata a recarsi in ospedale e a donare il sangue.

Nella notte di domenica, il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha chiesto un grande sforzo per salvare le vite umane ancora in pericolo, ridurre al minimo gli incidenti e fornire un adeguato rifugio agli sfollati. Il premier Li Keqiang ha visitato la provincia colpita dal terremoto nella mattina di lunedì chiedendo una risposta rapida e sollecitando le autorità locali a focalizzare l’attenzione sulla ricerca e il soccorso.

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