La “torre umana” a Roma per chiedere il referendum sull’indipendenza della Catalogna

E in altre città d'Europa, dove decine di ragazzi catalani si sono riuniti per formare i “castells”, i castelli umani che possono raggiungere anche i 9-10 “piani” di persone

Domenica 8 giugno, intorno alle 12, alcuni ragazzi catalani si sono riuniti nella zona del Gianicolo, in piazza Garibaldi a Roma, per formare insieme una “torre umana” per promuovere il referendum sull’indipendenza della Catalogna – la comunità autonoma spagnola – inizialmente previsto per il 9 novembre 2014 ma riguardo al quale il parlamento spagnolo aveva votato contro nello scorso aprile. Il referendum dovrebbe stabilire se la Catalogna diventerà uno stato indipendente, staccandosi quindi dalla Spagna. I “castells” – come vengono definiti in catalano questi castelli umani – sono una delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione catalana: possono raggiungere anche i 9-10 “piani” di persone e vengono riproposti in Catalogna in occasione di numerose feste tradizionali. Nel 2010 sono stati dichiarati dall’UNESCO uno dei patrimoni “orali e immateriali” dell’umanità. Altri castelli umani sono stati formati oggi, alla stessa ora e con le stesse motivazioni, in altre città d’Europa tra cui Lisbona, Barcellona, Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles e Ginevra.

Lo scorso settembre centinaia di migliaia di persone avevano manifestato formando una lunghissima catena umana, di circa 400 chilometri in tutta la comunità autonoma spagnola, per chiedere l’indipendenza da Madrid.

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