Il 29 gennaio 1964 uscì negli Stati Uniti “Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba” (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), un film di Stanley Kubrick liberamente tratto dal romanzo Allarme rosso (Red Alert, del 1958) di Peter George. Grottesco e realistico al tempo stesso, Il dottor Stranamore racconta metaforicamente la paura dell’apocalisse nucleare durante la Guerra fredda, attraverso una serie di battute e di personaggi celebri, che lo hanno reso uno dei pochi capolavori di satira politica nella storia del cinema: il comandante americano psicopatico, che fuma enormi sigari ed è ossessionato dalla minaccia comunista (“I comunisti contaminano l’acqua. Ha mai visto un comunista bere un bicchiere d’acqua? No, loro bevono soltanto vodka”), i tre personaggi interpretati da Peter Sellers (che per il film fu pagato un milione di dollari, più della metà del budget totale del film): il presidente degli Stati Uniti, l’ufficiale inglese della Royal Air Force Lionel Mandrake e il dottor Stranamore, uno scienziato ex nazista naturalizzato americano, direttore per lo sviluppo delle armi nucleari (“Senza dubbio, mein Führer… cioè, volevo dire, signor presidente”), e infine George C. Scott nei panni del generale “Buck” Turgidson.