<p>**ADVANCE FOR WEEKEND NOV. 22-23**Milford, Conn.,Police Department officer Jay Kranyak shows off his mustache on Thursday Nov. 13, 2008, as part of a prostate cancer fundraiser called &#8220;Movember.&#8221; It&#8217;s named for the Aussie word for mustache, Mo.The officers said their mustaches of various shapes and sizes have been great conversation starters about men&#8217;s health, and have helped the team raise about $850 so far for the Prostate Cancer Foundation. (AP Photo/ Christian Abraham/Connecticut Post)</p>

Cosa diavolo è il “Movember”

Informazioni minime per quelli che lo vedono citato in giro (insieme a foto di gente con i baffi)

Cinque giorni fa, il primo novembre, è iniziato il cosiddetto Movember, parola in cui potreste già esservi imbattuti online (o potrete farlo presto: oggi è stato per un po’ la prima parola nei Twitter Trends). Concretamente, è un mese in cui gli uomini che aderiscono alle iniziative – chiamati i “Mo bro”, “fratelli di baffo” – si fanno crescere i baffi per raccogliere fondi e sensibilizzare su alcune patologie che colpiscono gli uomini, come il cancro alla prostata e ai testicoli. Il nome Movember viene dalla fusione delle due parole inglesi, “november” e “moustache” (novembre e baffi). L’iniziativa è nata nel 2003, ideata da quattro amici di Melbourne, in Australia: negli anni è diventata sempre più popolare e ha trovato testimonial famosi e sponsorizzazioni di importanti marchi che si occupano di prodotti o cose per uomini.

Il sito ufficiale del Movember spiega praticamente tutto quello che c’è da sapere. Si può leggere in cinque lingue diverse – inglese, spagnolo, portoghese, francese e italiano – e raccoglie in maniera ordinata tutte le donazioni raccolte per nazione (ma anche quelle individuali) e ha una pagina per i diversi paesi. In quella svizzera per esempio, in cui è disponibile anche una versione in italiano, è spiegato passo dopo passo tutto il procedimento per partecipare al Movember: radersi barba o baffi, per prima cosa; poi registrarsi e personalizzare la pagina di “Mo space”, postare una foto al giorno sulla propria pagina (per vedere l’evolversi della crescita dei baffi) e poi, a seguire, parlare della salute maschile, trovare altri sostenitori, sventolare la bandiera del Movember e diventare una specie di pubblicità ambulante per l’iniziativa. Sempre sul sito è possibile andare a vedere quali programmi saranno finanziati dai soldi raccolti.

Possono partecipare anche le donne al Movember: le “Mo sista”, per cui non è prevista la crescita dei baffi, si attivano soprattutto pubblicizzando l’iniziativa e impegnandosi a sostenere gli uomini e a raccogliere fondi. Anche per loro c’è la possibilità di iscriversi al sito ufficiale. La “Mo sista” più famosa che ha aderito all’edizione di quest’anno è la modella Kate Upton.

Nel novembre 2011 i dirigenti del marchio statunitense Just for Men, che produce tinte per i capelli degli uomini, notarono un aumento inspiegabile nel mercato canadese delle vendite della loro linea “Mustache & Beard” (baffi e barba), senza che ci fosse stato alcun particolare intervento pubblicitario o promozione speciale: si trattava di aumento di circa il 30 per cento solo in Canada, che si sommava a una leggera crescita delle vendite anche negli Stati Uniti. I dirigenti di Just for Men ne identificarono la causa nel Movember e l’azienda da allora divenne uno degli sponsor ufficiali dell’iniziativa (in una delle campagne pubblicitarie più recenti si vede un uomo con i baffi intrecciati alle estremità in sella a una bicicletta d’epoca mentre traina una roulotte, e la voce fuori campo dice: «Ecco i Movember “Mo bro”, che si fanno coraggiosamente crescere i baffi per cambiare il volto della salute degli uomini»).

Un altro partner che sponsorizza l’iniziativa è il sito Made Man, pubblicato dal gruppo Defy Media, che nel 2012 ha prodotto, tra le altre cose, diversi video molto ironici per incoraggiare la partecipazione a Movember: i video sono diventati molto popolari anche per la partecipazione di Nick Offerman, l’attore che interpreta Ron Swanson nella serie televisiva trasmessa da NBC “Parks and Recreation” e che secondo il New York Times ha dei “baffi esemplari”. Questo, per esempio, mostra Offerman dare dei consigli su come farsi crescere i baffi, ed è stato visto da oltre 1 milione di persone.

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