ROSEVILLE, MI, - SEPTEMBER 27: Crime scene tape marks off the site where a tipster reported to police that the body of former Teamster's union boss Jimmy Hoffa may be buried September 27, 2012 in Roseville, Michigan. Ground penetrating radar indicated there is an anomaly under the concrete and police officials are planning to bore there on Friday. The former Teamster's president disappeared from a restaurant parking lot in Bloomfield Township, Michigan in 1975. (Photo by Bill Pugliano/Getty Images)

Scene del crimine

Album fotografico del nastro protagonista dei luoghi dove non possiamo entrare, e dove è successo qualcosa di brutto

Quando la polizia interviene in un luogo dove è successo o sta succedendo qualcosa (un delitto, un incidente, un crollo, una strage, un omicidio, un incendio, una manifestazione di protesta, una maratona) quel luogo viene solitamente delimitato – non solo nei film americani – da nastri che stabiliscono un confine, una barriera netta tra noi e ciò che è successo e che possiamo conoscere soltanto attraverso la cronaca dei fatti. Stando alle Harris Industries californiane, il maggiore produttore americano di nastri di sicurezza, i nastri si usano dal 1962. In inglese possono chiamarsi a seconda delle situazioni in cui vengono usati “caution tape”, “warning tape”, “police tape” o “construction tape” – e in italiano solo “nastri di sicurezza” – richiamano la nostra attenzione, con le loro alternanze di colori, ci avvertono di un pericolo e ci vietano di oltrepassare un limite che oltre ad essere fisico riguarda anche la nostra curiosità e il desiderio di vedere “cosa c’è oltre”. A meno di non avere un distintivo in tasca, e saper fare quell’elegante gesto che scosta il nastro mentre ci si passa sotto, oplà: «Callaghan, omicidi».

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