Oggi, sul Corriere, Andrea Pasqualetto racconta come funziona il Centro logistico di Amazon Italia nella provincia di Piacenza, grande “come sei campi da calcio” e in cui i magazzinieri fanno, tra una corsia e l’altra, almeno 10 chilometri al giorno.
Siamo nel Centro logistico di Amazon Italia, avveniristico capannone industriale grande come sei campi di calcio e alto come un palazzo di tre piani che spunta grigio e azzurro dalle campagne piacentine di Castel San Giovanni. All’orizzonte le dolci colline della Val Tidone, tutto intorno il reticolo di strade e autostrade che rende agevole ai tir di mezza Europa arrivare, scaricare e ripartire con i prodotti distribuiti dalla multinazionale americana del commercio online, capace di fatturare globalmente lo scorso anno 61,09 miliardi di dollari, in crescita del 27% rispetto al 2011.
Sbarcata in Italia nell’ottobre 2011, Amazon conta di espandersi presto su altri 75 mila metri quadrati per arrivare a occupare oltre 1.000 addetti entro il 2016 (oggi sono circa 300 che lievitano a 500 nei periodi di punta come Natale). Tutti magazzinieri, di vario ordine e grado, tutti giovani, età media 30 anni. Dalla visura camerale del 2012 i dipendenti risultavano 107, gli altri erano interinali, stagionali: green badge. «Ma ora siamo all’80% di assunti», garantisce il general manager del Centro, Stefano Perego, agile e pratico quarantunenne lombardo al quale il grande capo del colosso americano dell’e-commerce, Jeff Bezos, ha affidato il timone dell’Italia, mercato che pare segua con molto interesse dal suo ufficio di Beacon Hill, Seattle.
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Foto: UWE ZUCCHI/AFP/Getty Images
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