Dal vostro inviato, in arresto

Il video di Mark Stone, corrispondente di Sky News in Cina, che racconta in diretta il suo arresto da parte della polizia a Pechino

Mark Stone, corrispondente di Sky News britannica da Pechino, è stato arrestato poco prima della diretta che doveva fare venerdì da piazza Tiananmen. La polizia non ha sequestrato al cameraman la sua telecamera, e quando è cominciato il collegamento dallo studio televisivo, Stone ha cominciato a raccontare in diretta – con molta calma e in modo molto professionale –  il suo arresto dal retro del furgone della polizia dove era stato caricato. «Probabilmente non hanno capito che sto parlando con voi a Londra in diretta» ha detto Stone mentre veniva fatto scendere in un vicino edificio della polizia.

Pochi minuti dopo è arrivato un poliziotto che, parlando in inglese, ha spiegato a Stone che non si trattava di un arresto, anche se non era libero di andarsene. Stone ha argomentato con calma con il poliziotto, spiegando che lui e la sua troupe avevano tutti i permessi per riprendere la piazza. Dopo circa cinque minuti di diretta, la polizia ha fatto spegnere la telecamera.

Stone è stato liberato dopo quattro ore. Secondo la polizia la troupe di Stone non ha mostrato i permessi che gli concedevano le riprese «nel modo corretto». Secondo Stone invece, la causa era l’argomento del servizio, cioè la rivolta degli studenti a piazza Tiananmen, dove nel 1989 vennero uccisi o feriti diverse migliaia di dimostranti.

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