HEXHAM, ENGLAND - AUGUST 31: Members of the public view the art installation New York based digital arts collective YesYesNo with founding member Zachary Lieberman, Connecting Light which is part of the London 2012 Festival on August 31, 2012 in Hexham, England. Connecting Light will take place across the 73 miles of Hadrian's Wall on August 31 and September 1. Over 400 two metre diameter tethered balloons will transmit messages between each other, with internal LED lights changing colour in response. The installation becomes a line of pulsating colours as messages travel through it, turning what was once a protective border into a line of luminous communication. The installation will be visible in the evening and accessible to visitors at several locations along the wall. It has also been designed to be viewed remotely all over the world using digital media. (Photo by Jeff J Mitchell/Getty Images)

Connecting Light, un’installazione di luci sul vallo di Adriano

È stata ideata dal collettivo newyorchese YesYesNo e ha illuminato il vallo di Adriano grazie a una serie di palloni dotati di LED: fa parte degli eventi artistici organizzati per Londra 2012

Tra il 31 agosto e il 1 settembre sul vallo di Adriano il collettivo artistico newyorchese YesYesNo, fondato dall’artista statunitense Zachary Lieberman, ha allestito una suggestiva performance notturna intitolata Connecting Light, che fa parte degli eventi organizzati per festeggiare le Olimpiadi di Londra 2012.

La perfomance si è basata su una serie di palloni gonfiati a elio e dotati di luci LED che sono stati ancorati lungo il vallo di Adriano, una muraglia lunga circa 120 chilometri fatta costruire nel II secolo dopo Cristo dall’imperatore romano Adriano per difendersi dagli attacchi delle popolazioni che si trovavano a Nord. Dal 2005 il vallo di Adriano è entrato nella lista dei patrimoni dell’umanità protetti dall’UNESCO.

Secondo il piano ideato degli allestitori, i palloni si illuminavano in corrispondenza di alcuni messaggi, che il pubblico poteva leggere attraverso i propri smartphone. L’installazione era visibile anche su internet e il suo obiettivo era trasformare quella che era nata come una struttura difensiva, vale a dire di chiusura verso l’esterno, in una struttura comunicativa, ovvero di apertura.

Continua sul Post