foto: MOHAMMED HUWAIS/AFP/Getty Images

L’attentato di oggi in Yemen

Un kamikaze ha ucciso almeno 96 soldati - ma forse molti di più - nella capitale Sana'a, un giorno prima della festa dell'Unità nazionale

Oggi a Sana’a, la capitale dello Yemen, un kamikaze si è fatto esplodere tra decine di militari che stavano facendo delle prove per la parata militare di domani, quando si celebrerà la festa dell’Unità nazionale dello Yemen, dopo la riunificazione dei due stati nel 1990. Secondo il ministero della Difesa yemenita sinora i soldati morti accertati sono almeno 96, mentre sarebbero almeno 200 feriti. Secondo le prime ricostruzioni, il kamikaze aveva una cintura esplosiva e si era confuso tra i militari indossando una divisa dell’esercito. Finora non c’è stata alcuna rivendicazione ufficiale, ma secondo l’esercito yemenita l’attacco è opera degli estremisti islamici di Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP).

Oltre che per l’alto numero di morti, l’attacco è particolarmente grave anche perché è stato realizzato nella capitale Sana’a, città fino a oggi relativamente tranquilla rispetto al sud-ovest del paese, dove è molto forte la presenza di terroristi ed estremisti islamici che negli ultimi mesi hanno conquistato diverse città di quella zona.

Secondo molti si tratta, dunque, di un messaggio intimidatorio nei confronti del nuovo presidente Abdrabbuh Mansour Hadi, che è recentemente succeduto ad Ali Abdullah Saleh. Circa dieci giorni fa, tra l’altro, era stata lanciata una grande offensiva dell’esercito yemenita contro i miliziani di al Qaida nel sud del paese, specialmente nella provincia meridionale di Abyan. Durante l’offensiva, nel weekend erano morti almeno 33 miliziani e 19 soldati nella città di Jaar (sempre nella provincia di Abyan), che dall’anno scorso è controllata dagli estremisti islamici di Ansar al-Sharia, un gruppo legato ad AQAP.

foto: MOHAMMED HUWAIS/AFP/Getty Images

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