<p>LaPresse<br /> 14-12-2011<br /> cronaca<br /> Massacro Liegi, il giorno dopo<br /> Nella foto: una giovane donna ripone fiori a una fermata di autobus dove è avvenuto l&#8217;attacco</p>

Il giorno dopo a Liegi

Nella casa dell'uomo che ieri ha sparato sulla folla è stato trovato il cadavere di una donna: intanto è stato precisato a 3 il numero delle persone uccise

Il giorno dopo la sparatoria nel centro di Liegi, in Belgio, la polizia ha scoperto il cadavere di una donna in un appartamento dell’autore della strage Nordine Amrani, che aveva ucciso cinque persone prima di spararsi. La morta è una 45enne che faceva le pulizie per i vicini di Amrani. È stata ferita con un colpo di arma da fuoco alla testa. Durante la perquisizione la polizia ha anche trovato due armi e una riserva di munizioni, ma nessun messaggio dell’uomo che sembrava usare l’appartamento per coltivare cannabis.
Già nella mattinata di oggi, sul luogo della strage, i cittadini di Liegi si sono ritrovati portando fiori, messaggi e osservando un minuto di silenzio per le vittime.

Poco dopo pranzo, ieri Amrani aveva attaccato la folla in piazza Saint-Lambert, sparando e lanciando granate. Ha ucciso tre persone, tutte minorenni. Uno di loro, un quindicenne che stava aspettando l’autobus, è morto all’istante. Un ragazzo di 17 anni è morto più tardi in ospedale, così come una bambina di 17 mesi (che al momento della sparatoria si trovava in braccio alla madre) nonostante gli interventi chirurgici ai quali è stata sottoposta durante la notte. Il giovane di vent’anni e la signora di 75 anni che ieri erano date come quarta e quinta vittima dell’attacco si trovano invece all’ospedale in gravi condizioni. Dopo l’attentato Amrani si è ucciso, sparandosi alla fronte come è stato confermato oggi dal medico legale che ha eseguito l’autopsia. Secondo Sudpresse, il giorno prima della sparatoria, Amrani aveva fatto versamento sul conto della compagna accompagnandolo con le parole «ti amo amore mio. Buona fortuna!».

Nordine Amrani, pregiudicato, aveva 33 anni: era già stato in prigione tre anni per reati di droga e possesso di armi da fuoco, rilasciato con la condizionale nell’ottobre 2010. Ieri avrebbe dovuto presentarsi in una stazione di polizia per un colloquio relativo alle imputazioni a suo carico. Invece, è andato in piazza Saint-Lambert, armato, e a mezzogiorno ha aperto il fuoco. Il nuovo primo ministro del Belgio Elio Di Rupo ha raggiunto oggi Liegi e ha annunciato che «domani si terrà in parlamento un dibattitto per esaminare tutte le circostanze»: tra le priorità della discussione ci sarà la lotta al traffico illegale di armi.

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